Doverosa Nota

Brianna Berenice Byrne non esiste e così la sua famiglia.
Tutto quello che viene riportato su queste pagine virtuali, quindi, non è realmente successo.
È frutto della fantasia di un gruppo di players che si divertono.

Volete divertirvi con noi?
Venite qui: Winter's Tale GdR

lunedì 8 febbraio 2016

Time after Time

«Ho trascorso due giorni sul suo divano, cercando di aiutarlo a tenere a bada quel mormorio incessante che si porta dietro e la paura di cosa gli avevano fatto. Prima ancora, siamo rimasti a parlare. Posso dirti che mi piace. Posso dirti che gli piaccio. Posso dirti che entrambi arriviamo da situazioni dolorose, lui ha una bambina dolcissima ed io ho due gemelli. Siamo adulti, siamo stati feriti in ogni modo si possa ferire un individuo, perciò non abbiamo fretta, non abbiamo voglia di contare una cicatrice in più. Lasciamo che vada: passo per passo. Può sembrare stupido, però, sono contenta. So che in qualche maniera, sono contenti anche Sean e Selene, la sua bambina. Ci stiamo avvicinando piano piano, confessando cose che... Non diremmo mai a nessuno. Potremmo passare il tempo a levarci i vestiti, io preferisco passare le ore con Sean a scoprire la sua anima, quando e se sarà il momento, ciò che avverrà avrà un significato diverso.»

Promise in a Candle

 In mattinata, Brianna sarà avvisata che c'è un pacchetto che l'aspetta in pasticceria.
Aprendolo si troverà di fronte ad una candela dell'altezza di una ventina di centimetri al profumo di biscotti alla crema e cioccolato. Leggendo le istruzioni della candela, scritte a mano e assicurate al fiocchetto che adorna la scatola scoprirà che la candela ha un tempo di combustione che dura sei giorni (per il 14 febbraio quindi) e che all'interno c'è un piccolo regalo.

Se dovesse fare la furba e usare un cucchiaio per arrivare al pacchetto, troverà al suo interno un bustina in cui al suo interno sono conservati tre fiorellini essiccati e protetti da uno strato di gel trasparente perché non si rovinino.
 I fiori sono:
 Camelia rossa il cui significato è: Sei la più bella.
 Ibiscus il cui significato è: corteggiamento.
 Biancospino il cui significato è: dolce speranza.


giovedì 21 gennaio 2016

You can count on me

If you ever find yourself stuck in the middle of the sea,
I'll sail the world to find you
If you ever find yourself lost in the dark and you can't see,
I'll be the light to guide you.

Sì lo sa che è Brianna, l’ha vista in faccia, Sean; eppure non si ferma. Barcolla verso non si sa dove, scrollando la testa e chiedendosi, ossessivamente, perché a lui, perché questo supplizio a lui. Non si accorge che Brianna lo sta seguendo, i passi sono suoni troppo ovattati perché lui possa udirli, infatti quando si ferma, e si volta, sembra sorpreso dal vedere Brianna accanto a sé, praticamente. Prova a toccarle il viso, con la punta delle dita, quasi volesse assicurarsi di non stare avendo qualche allucinazione dovuta all’alcol o ad …altro. Gli occhi si riempiono di lacrime e prima che possa rendersi conto che sta cedendo come un bambino, è seduto sui calcagni con la testa fra le mani. « Perché a me? Perché a me? » non si sa se lo sta chiedendo a Brianna oppure a sé stesso a quel Dio che è venuto a cercare inconsciamente «Ho sempre cercato di essere una brava persona. Ho sempre cercato di … E invece…» Iniziano a scendergli le lacrime, piange a singhiozzi, come un bambino « È vero quello che dicevano, il figlio di una puttana, che vita potrà mai avere.» L’alcol gli ha sciolto la lingua, l’aura sedativa di Brianna ha fatto il resto e senza rendersene conto ha fornito un particolare della sua vita..L’identità di sua madre. Unisce le mani avanti al viso e ci appoggia la fronte contro «Avevano ragione. Avevano ragione, tutti loro, avevano ragione.» 
Brianna non si allontana troppo dalla Chiesa, anche se ripone fiducia in Sean, semplicemente è in allerta, come lo sono tutti dalla sera precedente. Non prova a sfiorarlo, sa che non sarebbe la mossa giusta, ma non lo lascia sfuggire, soprattutto quando il racconto di Kevin va a incastrarsi con la percezione del Medium, con lo smarrimento di Sean. L'ha raggiunto, si volta per sfiorare il suo viso, non è una carezza, si accerta che abbia pelle, carne e ossa, scivola come se fosse la tensione nervosa a sorreggerlo a farlo barcollare, come se la sensazione in cui l'ha avvolto, avesse sciolto un nodo di rabbia, dolore e paura, facendo emergere le emozioni. Piega le ginocchia per cercare il suo sguardo, scuote piano la testa. «No, Sean.» replica con voce bassa, il tono morbido è come materno, congiunge le mani in grembo: «Nessuno di loro aveva ragione: tu sei una brava persona, tu hai condotto l'esistenza di una brava persona o Selene non ti amerebbe così tanto. Sei un buon padre e hai sofferto tanto, troppo ma sei rimasto una persona che cammina nel sentiero dei Giusti.» abbozza un sorriso: «Non so perché accada.» confida in un mormorio: «Non è una punizione, si tratta di un'abilità che può rivelarsi un dono, una risorsa per chi cerca la pace e la giustizia, Sean.» scosta alcune ciocche dalle guance, allunga le dita per sfiorargli il viso. «Quello che hai cercato in passato, da poliziotto, Sean. È sempre stato in te, in una forma differente.» termina, sempre con quanta delicatezza può mettere nella voce, nel gesto rifiutato o accettato. 
Brianna gli dice che è un uomo buono, e Sean scrolla la testa. Non si sente una brava persona, mai sentito in realtà, tira su con il naso mentre, piano, alza gli occhi sul volto di Brianna. Sembra terrorizzato , come se temesse di vederci qualcosa di strano, ma non c’è nessun lucore sinistro nel suo sguardo, a quanto pare, accade solo una volta e non ad ogni incroci d’occhi. «Selene mi ama perché non ha conosciuto altro amore.» risponde amaramente « Perché, per egoismo, le ho fatto avere la madre peggiore del mondo.» si strofina gli occhi con il dorso della mano « Quando sarà abbastanza grande per capire, mi odierà.» Ne è sicuro. Brianna gli tocca il viso e lui, si scioglie. Le rivolge la faccia di uno che, praticamente, sono anni che non riceve una carezza, e per un attimo, la guarda sorpreso, come se non si aspettasse di poter essere oggetto di un gesto di tenerezza. TENTA di prenderle la mano al polso, di girarla, e poi di premere le labbra contro il palmo come per ringraziarla. Non sarebbe una stretta forte, o costrittiva, per quanto sconvolto, rimane un gentiluomo. Rimane in silenzio per una manciata di secondi, quasi stesse digerendo quello che gli sta dicendo la nephilim, prima di realizzare, e alzare lo sguardo verso di lei « Tu…che ne sai?» le chiede «Io non ti ho detto nulla.» Ci ha messo quella manciata di secondi per far fare bip al cervello, ma c’è arrivato. Per fortuna. Non è così sbronzo allora. Alza le mani «No, non me lo dire.» fa di no con la testa « Non ora. Non so se potrei sopportarlo.» Potrebbe farsi venire un infarto, a trentotto anni.
Brianna resta in quella posizione, davanti a Sean. Piega un angolo della bocca. «No, lei può vedere e può sentire quanto suo padre le voglia bene, quanto cerchi agire per il suo bene e mai potrà odiare un genitore che l'ha amata, che l'ha cresciuta e che l'ha posta davanti a tutto.» prende una pausa per respirare a fondo, per ritrovare fiato e coraggio: «Io so che è così, basta unicamente vedervi.» mette in chiaro. Riguardo alla madre, china il capo, poi lo solleva. «Non so cosa sia successo.» introduce con cautela: «So che le madri sbagliano, perché sono donne. Quel che sarà il sentimento di Selene per sua madre non ti coinvolge, non totalmente. Nasce dal legame fra loro, non fra te e Selene o fra te e sua mamma.» termina, ne è convinta, annuisce persino. Osserva il gesto di Sean, commossa e vorrebbe fare di più per aiutarlo. «Non bere.» non è un rimprovero, un ordine, sembra una supplica: «Te ne prego.» non allude a lavoro e famiglia, né al suo fegato: «Non farti abbattere. Non farti vincere. Affronta questa situazione.» cerca il suo viso, vorrebbe tenergli stretta la mano: «Puoi contare su di me. Non servono domande, non servono spiegazioni. Io sono dalla tua parte, dalla parte di Selene.» gli assicura con fermezza: «Non sei solo. Io sono dalla tua parte, se lo vorrai, se accetterai il mio aiuto, io sono e sarò dalla vostra parte.» promette con una certa solennità.
Sean rimane in silenzio. Dopo tanto parlare, almeno per uno come lui, sembra aver finito le frasi da dire. Ascolta Brianna in silenzio, tenendo gli occhi fissi sul marciapiede. E alla fine, quando ormai potrebbe sembrare completamente partito, alza una mano per toccarsi l’orecchio destro. Risale dalla scatoletta lungo il filo fino al microfono fra i suoi capelli, e con un filo di voce, sussurra «È lei che mi ha fatto…Questo. » mormora. Non è nato sordo. Non c’è diventato a seguito di una malattia. Le cicatrici sul suo viso, non sono un caso, ma la diretta causa della sua sordità. Non spiega come è successo, ma ha già detto tanto. Tira su un angolo della bocca, nonostante tremi ancora, sembra più calmo: « Sarà un po’ difficile.» accenna anche ad una piccola risata. Ha un discreto problema con l’alcol, non è propriamente un ubriacone, ma purtroppo gli capita spesso e volentieri di bere fino a sragionare. Colpa del passato, colpo di quanto è solo, colpa di tutto un po’ , diciamo. Annuisce alle parole di Brianna e tenta di nuovo di appoggiarle una mano sul viso, questa volta, non sarebbe un tocco incerto, ma tenterebbe proprio di premere delicatamente il palmo della mano contro la sua guancia, per tirarle delicatamente il viso in avanti. Se ci riuscisse premerebbe la fronte contro la sua per un momento, prima di tirarsi su e allontanarsi. « Non fare quella faccia seria, non ti si addice. Sei più carina quando sorridi.» detto questo, dopo averla lasciata andare, barcollerebbe via, direzione casa.
Brianna inclina la testa, raccoglie la confessione senza commenti. Vorrebbe abbracciare provare a cingerlo con le braccia, ma non osa. «Lo sarà, come molte altre cose.» replica con un sorriso di rimando. «Non dovrai sollevarti da solo, hai una mano tesa.» ribadisce. Si raddrizzerebbe a sua volta, lasciandosi sfiorare il volto, sembra meno angosciata. «Ti ringrazio.» dice a Sean, quando si trova con la sua fronte contro la propria. «Lo stesso vale per te: hai un sorriso luminoso, quando è sincero.» soggiunge. Nel vederlo andarsene, si accosterebbe con la scusa di accompagnarlo per un tratto, solo fino a quando non sarà in una zona più illuminata e si limiterà a stargli accanto, senza parlare, se necessario o accennando appena alla sua giornata, passata fra lavoro e figli. 
You'll always have my shoulder when you cry
I'll never let go
Never say goodbye
You can count on me cause I can count on you.

sabato 9 gennaio 2016

Broken Wings



«Non so cosa ti sia successo, perché tu sia riuscita a capire quello che stavo dicendo, senza doverti sforzare. Però sei una persona gentile, e spero che lo dimentichi presto.»

giovedì 7 gennaio 2016

Da un anno, la mia vita



Il primo compleanno di Heathcliff Hugh e Hester Hélène Hunt.
Haniel e gli Hunt hanno chiamato via Skype, anche Ariana ha mandato dei messaggi e ha chiesto alcune fotografie dei bimbi, mentre Madison era passata nel pomeriggio.
Sono stata l'unica a sperare che si mostrasse, sono rimasta delusa e non accadrà mai più.

venerdì 18 settembre 2015

Se Mi Dimentichi


Orbene,
se a poco a poco cessi di amarmi
cesserò d'amarti a poco a poco.
Se d'improvviso
mi dimentichi,
non cercarmi,
ché già ti avrò dimenticata.

Se consideri lungo e pazzo
il vento di bandiere
che passa per la mia vita
e ti decidi
a lasciarmi alla riva
del cuore in cui affondo le radici,
pensa
che in quel giorno,
in quell'ora,
leverò in alto le braccia
e le mie radici usciranno
a cercare altra terra.