Doverosa Nota

Brianna Berenice Byrne non esiste e così la sua famiglia.
Tutto quello che viene riportato su queste pagine virtuali, quindi, non è realmente successo.
È frutto della fantasia di un gruppo di players che si divertono.

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martedì 15 aprile 2014

Io Ho Scelto Te

Nel silenzio della notte,
io ho scelto te.
Nello splendore del firmamento,
io ho scelto te.
Nell'incanto dell'aurora,
io ho scelto te.
Nelle bufere più tormentose,
io ho scelto te.
Nell'arsura più arida,
io ho scelto te.
Nella buona e nella cattiva sorte,
io ho scelto te.
Nella gioia e nel dolore,
io ho scelto te.
Nel cuore del mio cuore,
io ho scelto te.

Abbiamo passato la serata insieme, questa volta non ha sentito la necessità di indugiare per tre volte davanti alla porta o di piantarmi in asso alla prima domanda seriamente scomoda.
Inizia, cautamente, a fidarsi ma non per la quiete che emano, quella tanto cara a Rod bensì per la conoscenza diretta che ha di me.
Sapere che sia il carattere a spingerlo a cercarmi e non la natura è una splendida sensazione.
Mi sono resa conto, non oggi in realtà, che ha una tremenda infatuazione, dico 'tremenda' perché certe volte percepisco un misto di tensione nervosa, timidezza, indecisione e di attrazione fisica che fatico a gestire, anche perché non so dove finiscano le sue emozioni e comincino le mie.
Sono stata diversi giorni a rifletterci sopra: Nathaniel è un uomo, non un ragazzo però è giovane, a suo modo, impreparato all'impatto che avrei nella sua vita.
Lui pensa di stare con una venticinquenne scozzese, io sono una Nephilim centenaria. Mentirgli è difficile, anche se mi chiedo quanto sia disposto ad accettare.
Potrebbe rifiutare la verità, potrebbe cercare qualcosa che io non sarei in grado di dargli, potrebbe stancarsi, potrebbe guardare altrove e troverebbe molte più donne di quante immagini.
Ci sono uomini più belli, li ho visti: Gaebriel, ad esempio, sembra il Principe Azzurro delle favole, ma Nathaniel ha qualcosa di strano, che non riesco a definire, che esula dalla sensazione che provoca la sua vicinanza. Penso sia la sua bocca oppure i suoi occhi o i suoi capelli scuri, mossi che sembravo voler essere accarezzati. Penso sia semplicemente lui con le sue espressioni, con i suoi occhiali sul naso, con le sue camicie a quadri a essere semplicemente adorabile.
Mi sono sentita viva, stasera, perché lui mi fissava come se fossi stata l'unica luce presente, perché quando sorridevo, lui tratteneva il desiderio di sfiorarmi, forse di stringermi, forse di baciarmi. Mi sono sentiva viva perché tutto quello che provava lui, io lo corrispondevo e anche questo era bellissimo.
Ci siamo trovati a ballare, io sono un po' arrugginita e ogni singola fibra di Nathaniel sembrava volere una sola cosa, io lo percepivo e lo temevo. Poteva ritrarsi, poteva cambiare idea, potevano passare migliaia di pensieri nella testa, invece si è accostato e mi ha baciata.

Campane... Farfalle nello stomaco... Sciocchezze!
L'ho abbracciato, l'ho ricambiato, ho pensato che se avessi lasciato perdere la razionalità, sarei finita a fare l'amore con lui in un vicolo, perché non era solo lui a volere me, ma io a desiderarlo in maniera quasi dolorosa.
Alla fine, sono riuscita a scostarlo. Non è parso deluso, sembrava raggiante e lo ero anche io.
Lo sono anche io.
Non manca di mandarmi messaggi, io li leggo, li conservo, medito su cosa rispondere per non precipitare gli eventi, per non trovarmi scottata un'ennesima volta.
Quando sono malinconica, però mi basta pensare che Nathaniel è da qualche parte, che mi pensa, che trova sia bella, intelligente, che è disposto a dedicarmi qualche minuto della giornata e sono contenta, mi sento bene, mi sento speciale perché lo sono agli occhi di uomo meraviglioso.

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