Doverosa Nota

Brianna Berenice Byrne non esiste e così la sua famiglia.
Tutto quello che viene riportato su queste pagine virtuali, quindi, non è realmente successo.
È frutto della fantasia di un gruppo di players che si divertono.

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domenica 8 giugno 2014

Something Stupid

I practice every day to find some clever lines to say to make the meaning come true,
But then I think I'll wait until the evening gets late and I'm alone with you.
Brianna sposta lo sguardo, cerca di ricordare se ha mai vissuto qualcosa di simile, se ha mai spostato un corpo nell'acqua: «Sicuramente è vero.» acconsente, sincera: «Ma non rischio di trascinarti in acqua, mentre potremmo inscenare qualcosa in strada: un finto svenimento, io che devo trafugare il corpo del mio amante infedele. Secondo me, avremmo successo.» dice ritornando gradualmente al suo consueto tono pacifico, sereno. «Va bene così. David, mio nipote, è ovunque vadano le creature innocenti. Me lo disse la Custode. Da lì, avrà scordato la paura, sarà felice e adesso, sarà con i suoi nonni, i suoi genitori.» respira a fondo, guarda avanti a sé: «Un giorno, forse... Potrei andarci anche io. Se lo meriterò.» soggiunge di seguito, perché il marchio sulla schiena è esposto, sembra una banale cicatrice un po' ruvida al tatto ma reca la sua condanna: è un errore e il Cielo non dimentica. «La vita è un'avventura meravigliosa. Sì, vorrei che ci risparmiasse tante cose ma ne vale la pena.» decise con il suo inamovibile ottimismo. «Ci sono momenti che non dovrebbero esistere e anche tu sai bene cosa si prova a perdere chi si ama.» aggiunge, allude alla nonna e pure ed eventuali lutti fra parenti, amici, conoscenti. Sospira. «Dovresti venire a cenare da me.» risponde ironica, ma non parla sul serio: se lo chiede, gli fa mezzo chilo di biscotti in tre ore. «Non mi hai detto che preferenze hai e... Uhm... Cucinare per te, mi mette un po' di ansia.» ride piano. Nathaniel non è come con i Nephilim, che devono abbuffarsi come maiali o la mamma si offende e lo stesso vale per le nipoti. Solleva il braccio destro per accarezzargli i capelli, vi affonda le dita per quanto ne consenta la lunghezza. «Ti amo.» sussurra.
Nathaniel vorrebbe far durare quel bacio più a lungo, ma si ritrova costretto ad allontanarsi, trovandosi alla fine in un luogo pubblico e per altro affollato, teoricamente, di bambini, per quanto l'ora in effetti sia tarda. E poi, semplicemente per dare modo all'altra di tornare a parlare, per quanto con il viso la segua, indugiando ancora a lungo sulle sue labbra. Quando si distacca pienamente, fa scivolare il pollice in direzione delle sue labbra, provando a sfregarle semplicemente con il dito, per buona parte della loro lunghezza.«Dici che è meglio vivacizzare la prova di forza e resistenza con qualcosa di più scenico?» ironizza a propria volta, facendo scattare le sopracciglia verso l'alto. Per quanto il mondo, per lui, al momento sia avvolto costantemente dalla nebbia, continua ad indugiare con gli occhi sul suo viso. «Vogliamo fare qualcosa sul modello inglese, o qualcosa di più struggente e mediterraneo con tanto di urla?»per quanto abbia spostato la mano, ancora tenta di accarezzarle, stavolta, la guancia. «Come ho detto io, probabilmente era un'anima troppo bella e ha voluto tenerselo accanto.» ci aggiunge un secondo bacio, ma stavolta cercando di poggiare le labbra sulla punta del suo naso. «È parte della vita anche quello. Pensa anche solo ai grandi libri, alla letteratura, cosa darebbe senza dolori, perdite, grandi amori, avventure e rivalse.»inspira a fondo.«fa tutto parte della vita.» e forse la risposta non è quella che si aspetterebbe... «Sì.» annuisce una sola volta, ben convinto di ciò che ha appena detto. «Scherzi? Io sono uno che vive di toast.» sbuffa ancora aria dalle narici. «Brucio il caffè, brucio la colazione, brucio qualsiasi cosa sia da passare sotto una fiamma.» si stringe nelle spalle.«Se hai notato non ho fatto niente che potesse anche solo lontanamente essere cotto, nella cena che abbiamo mangiato assieme.» se l'hanno mangiata. Alle due semplici parole, quelle capaci di agitare il mondo con un solo dito, di far scappare orde di uomini a gambe levate, rimane per un momento interdetto, tirando indietro la testa per la sorpresa con tanto di occhi appena sgranati. Si ritrova a deglutire ma poi il corpo si rilassa, segno che dopo la prima sorpresa, sembra essersi quietato, e non solo per il potere dell'aura della Nephilim. «Ti amo anche io.» sussurra a propria volta. «Tanto.» avvicinandosi poi quel tanto che basta per sussurrarle ancora qualcosa: «Dormi da me?»
Brianna stira le labbra in un sorriso, mentre cerca di strofinargli gentilmente il naso sulla guancia, un po' come fanno i cani. «Dai.» finge di spronarlo: «Ti immagini le facce?» ride piano, la mano sinistra cerca di raggiungere la spalla, sembrano e sono effettivamente ancora abbracciati e lei gli sfiora il polpastrello in un bacio. «Preferisco qualcosa dal forte impatto emotivo, magari con le giuste lacrime e un po' di make-up a fare scena: ho dello smalto rosso per il sangue, sfumi la matita sotto gli occhi. Oplà!» commenta allegramente. Annuisce ancora, la morte di un bambino è sempre una tragedia oscura che può annientare anche gli spiriti più forti, perciò sebbene siano passati decenni, Brianna fatica a trattare l'argomento con distacco. Non riesce a spiegare quel rimpianto, il pensiero ossessivo di come sarebbe cresciuto, di quanto sia stato devastante vederlo immobile senza poterlo curare. «Sì, la vita è un'avventura. È un lungo percorso. Il dolore è parte di essa, almeno per come la conosciamo e ciò che importa è l'averla vissuta sia nella gioia che nel dolore. L'averla apprezzata.» mormora con un sorriso lieve: «E la gonna ampia era scomoda, aveva sottogonne a profusione e d'inverno rischiavi di congelarti, ma i jeans sanno essere peggiori: a volte, ho impressione che non riuscirò a toglierli.» fa spallucce. Sono idee da centenaria. Tenta di sporgersi per baciarlo, un solo istante. «Non devi...» sta per ridimensionare, temendo che prenoti un volo per l'Australia. Abbassa lo sguardo, si ricorda adesso di fare la brava ragazza discreta. Sorride e si sporge a sua volta a mormorare la risposta: «Sì, mi sei mancato in questi giorni».
Nathaniel incassa la testa da quel lato, anche perché il naso della Nephilim è più che probabile sia umido e anche freddo, dopo quel tuffo in piscina. «Posso già vederle. Orde di individui che si schierano o dalla mia parte o dalla tua. Alcune faranno il tifo, altre saranno indignate, altre ancora fingeranno di diventare tutt'uno con qualche lampione o cassetta della posta nella speranza di non farsi vedere mentre assistono alla scena.» segue con lo sguardo il bacio che viene portato sul polpastrello del pollice, inspirando quindi a lungo, espandendo per bene la cassa toracica. «Lo smalto rosso secondo me non va mai più via.» storce la bocca a quella proposta. «Si può provare con marmellata o passata di pomodoro.» ancora ipotizza assieme a lei. È arrivato comunque a fronteggiarla, o almeno a mettersi proprio di fronte a lei, pur rimanendo legato alla sua persona tramite la mano che con le dita accarezza i polpastrelli o cerca di impossessarsi di una delle ciocche che gli capitano a tiro. «Scaccia i brutti pensieri e torna la persona solare di sempre.» sembra un consiglio, mormorato in sua direzione mentre abbassa di poco la testa. Sembra un incoraggiamento, con tanto di sorriso appena accennato. «Non sempre si apprezzano anche i momenti brutti, anzi è più facile ricordarsi quelli che non gli altri, quelli belli.» ciondola appena un po' con il capo. «Ma hai vissuto anche i ruggenti anni sessanta..» il sorriso si marca e diventa divertito. «Davvero, ti prego, trova delle foto.» sembra una richiesta accorata. «I jeans non sono nulla di malvagio e di perfido. Sono comodi e funzionali e ti stanno anche molto bene.» conclude, dopo averla vista una singola volta con quell'indumento, la notte in cui ha incontrato Pandora. «...Cosa?» domanda in un secondo momento, abbandonando però il contatto con il collo, per arrivare a cingerla con il braccio e poi fare lo stesso anche con l'altro. Un abbraccio che sembra voler unire i due corpi e sentire la presenza dell'altro. Non si esime anche ad azzardare un secondo bacio, questa volta con più irruenza di quanto non sia stato il precedente, stringendo maggiormente la presa di quell'abbraccio e infischiandosene assolutamente di trovarsi nel bel mezzo di un parco acquatico al chiuso. Forse è anche la risposta al sussurro che gli è arrivato proprio dalla scozzese. 

The time is right, your perfume fills my head, the stars get red and oh the night so blue.
And then I go and spoil it all by saying something stupid like "I love you".

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