Doverosa Nota

Brianna Berenice Byrne non esiste e così la sua famiglia.
Tutto quello che viene riportato su queste pagine virtuali, quindi, non è realmente successo.
È frutto della fantasia di un gruppo di players che si divertono.

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sabato 6 settembre 2014

One Day...

«Voglio avere un figlio da te.»

the afterlife

Nathaniel qualcosa va storto o meglio, è la sua saliva ad andargli per traverso, tanto da tossire con insistenza ma avere l'accortezza di girarsi su un lato per evitare di sputacchiarle in faccia.  «Che cosa?» la voce strozzata e il battito del cuore che di nuovo aumenta il battito. Verrebbe da pensare che la Nephilim si sia stancata di lui e voglia farlo fuori, dato che è la seconda volta che attenta alla sua vita nel tentativo di fargli venire un infarto. Gli occhi però tornano verso di lei, sgranati, senza neanche ritrovarsi a battere le palpebre. «D... Davvero?» dopo la prima incertezza, ce la fa a riprendere parola e torna anche il movimento delle palpebre, sbattendole ripetutamente. «...Qui? Ora?» stavolta le parole si ammorbidiscono di un sorriso malizioso: «Sei davvero sicura? Insomma, mi avevi detto che non ne volevi e io pensavo che l'argomento fosse chiuso. Che non ci fosse modo o comunque tu avessi paura, non fossi sicura. Che fosse una remotissima possibilità tra miliardi di anni...»che qualcuno lo zittisca, prego.
Brianna ride, non esiste una vera ragione. «Sono felice.» gli si rivolge, come a spiegarsi. «Il futuro non può che essere meraviglioso, perché ho incontrato te.» appoggia la testa sulla sua spalla per qualche secondo, quasi faticasse a respirare. «Può succedere oggi, fra dieci anni. Abbiamo il Legame, ricordi?» non gli consente di ribatte: «Non importa quando. Posso e voglio avere un figlio da te. Il discorso non l'abbiamo mai aperto, non sul serio, perché ho sentito proprio ora che... Avremo un bambino, prima o poi.» in parte lo rassicura. Non c'è fretta e non bisogna avvisare le gemelle che stanno per diventare sorelle maggiori, né Brianna accuserà nausea al mattino ma per la prima volta in cento anni, desidera essere madre, desidera avere un bambino dall'uomo che ha accanto ed è qualcosa che entusiasma e spaventa persino la stessa Ethevyn. Zittire Nathaniel, per Brianna, è cosa semplice: si avvicina, fa risalire le labbra dalla gola sino alla sua bocca, cercando di accarezzargli la pelle con la lingua. Per convincerlo a puntare verso casa, sono sufficienti brevi, strategiche pressioni del suo corpo contro quello del Medium ed il risultato è matematicamente garantito.
Nathaniel: «Io sono felice di averti qui con me. Sono felice della nostra nuova casa. Sono addirittura felice che piova.» perché sì, sulla città è tornata a cadere la pioggia con i fulmini che rischiarano la zona e il cielo: «Come è possibile che piova? Mezz'ora fa era tutto sereno.» lo dice ad alta voce ma è probabilmente soltanto un pensiero che passa fugace. «Grazie.» lo dice all'improvviso, ancora arcuando la bocca in un sorriso più aperto. «Grazie perché ti ho incontrato, grazie perché sei qui. Forse dovrei ringraziare anche qualcun Altro, più in alto...» una pausa: «Ma siamo io e te ad aver creato tutto questo, a rendere meraviglioso anche un temporale.» se possibile il sorriso si fa ancora più ampio, mettendo in mostra la dentatura e anche una fossetta ben nascosta tra la barba: «Avremo un bambino.» e lo dice per la prima volta ad alta voce, cercandone lo sguardo e facendo passare le mani dai suoi fianchi, fino alla sua schiena, congiungendosi ad altezza reni. «Più avanti.» precisa, giusto per non vederla scappare via in tempo zero: «Nostro.» aggiunge, alzando le sopracciglia e stringendosi nelle spalle. Il sorriso però è ancora lì e certamente non si smorza quando la Nephilim si fa più audace. Trattiene il fiato, dopo aver inspirato a lungo, assaporando le sensazioni della sua bocca sulla propria pelle. Socchiude gli occhi e ne segue il profilo, chiudendoli del tutto, infine, quando la lingua raggiunge le labbra, pronto ad accoglierla. Decisamente Brianna sa come zittirlo alla perfezione.
 

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