Doverosa Nota

Brianna Berenice Byrne non esiste e così la sua famiglia.
Tutto quello che viene riportato su queste pagine virtuali, quindi, non è realmente successo.
È frutto della fantasia di un gruppo di players che si divertono.

Volete divertirvi con noi?
Venite qui: Winter's Tale GdR

sabato 28 febbraio 2015

Sunshine in his smile


Il sorriso di Heath è un raggio di luce, puro e incontenibile. Inizia a muoversi, quando lo metto seduto, lancia dei gridolini deliziati.

giovedì 26 febbraio 2015

Good Morning!

Heath appena sveglio, ancora molto indeciso sul perché sia stato strappato dalle braccia di Morfeo per trovarsi in quelle della mamma.

Hester posa sul lettone di mamma e papà, ordinata, calma, leggermente vezzosa. Sua nonna Rebecca sarebbe stata oltremodo orgogliosa di lei.

lunedì 23 febbraio 2015

... And I am in Love with You

«I’m in love with you, and I know that love is just a shout into the void, and that oblivion is inevitable, and that we’re all doomed and that there will come a day when all our labor has been returned to dust, and I know the sun will swallow the only earth we’ll ever have, and I am in love with you.»

sabato 7 febbraio 2015

Tired

È da tanto che non scrivo qualcosa, ne sento la necessità ma poi altri doveri mi distraggono, talvolta sono così stanca da sentire i bervi contrarsi, sotto la pelle e non riesco a distogliere la mente dai bambini, anche mentre sono con Nathaniel e Madison o quando li affido alla Fratellanza, ho il terrore accada loro qualcosa, che possano scivolare dalle braccia di Roseclare o di Anja, che Nathaniel non controlli la temperatura del latte, però taccio ed è un bene che lui non possa condividere i miei fardelli, perché sono tanti.
Non è possibile descrivere l'affetto di una madre, perciò non tenterò di spiegare cosa senta per Hester e Heath, perché nessuno può dubitare che siano la mia gioia, che siano i battiti del mio cuore e tutto il senso che la mia esistenza può avere, però mi rendo conto di non poter continuare in questo modo.
Annullarmi per uno scopo, porterà a un crollo nervoso; io sono una creatura imperfetta che necessità di piccoli spazi personali in cui esprimersi, in cui sfogare ciò che cova nel cuore, nell'anima, nella mente.
Bonnie è partita per New York. Non mi sono stupita di ricevere la sua lettera, avevo cercato di confortarla, di incoraggiarla a vivere un'esistenza piena di amore, di gioia e non soltanto come madre, ma pure come la splendida donna che è. Vederla piangere, sentirla parlare di Maxwell mi ha addolorata. È una persona speciale, la sua forza arriva dall'immensa capacità di amare e so che, prima o poi, un uomo sarà alla sua altezza e conquisterà il suo cuore ferito, lo curerà, si accosterà ai bambini per crescerli con costanza, con affetto, come un buon patrigno.
Ho conservato la sua lettera, egoisticamente ho pianto perché gli amici lasciano un vuoto oscuro, profondo, ma ha fatto la cosa giusta.
Ci rivedremo, ci riabbracceremo guardando con meraviglia quanto in fretta crescono i nostri figli, parleremo di tante cose, perché l'amicizia non ha per ostacolo la lontananza ma l'indifferenza.
Quando ho saputo che Jethro non era più il compagno di Helena, lo ammetto, ho avuto paura di vederli partire entrambi. Helena è una donna matura, Jethro resta un membro della Schiera, il timore è irrazionale, quindi ho visto me stessa perdere altri amici, individui fidati che hanno un posto nella mia memoria, che sanno donarmi sollievo, che sanno parlarmi con serietà e rispetto, che comprendono senza condannare la mia natura.
Loro sono a New Orleans, immagino svolgano il proprio lavoro, godono di buona salute.
È rassicurante pensarlo.
Vorrei fermarmi a questo punto, ma non posso, non voglio: la prova più dura è arrivata, ho sperato di non doverla affrontare, ho pregato che le parole non fossero vento, che il senso di ciò che la Fratellanza è stata nel corso dei secoli penetrasse nel cuore di Hope, mi domando dove abbia sbagliato, se abbia commesso degli errori, non avrò mai le risposte che cerco.
Lionel ha chiesto di parlarmi, io ho ascoltato, io ho agito: indegna di essere l'Erede di una Creatura Celeste, privata della Grazia, allontanata dai Nephilim per condurre una vita Umana, forse è la strada che Hope ha desiderato percorrere sin dall'inizio.
Aveva un carattere irruento, fragile, refrattario ai consigli, vedeva le nostre norme come vincoli, sognava ciò che non poteva ottenere, fra noi ed è libera di essere una semplice ragazza, forse non è stata una punizione, forse è stato un dono.
Anja, Key, Eve non hanno commentato, non una parola di biasimo dalle loro labbra, solamente sofferenza, condivisa da tutti e un nuovo masso sul mio petto, l'ombra di Cora e del sorriso innocente sporcato dal sangue.
Sento Nathaniel scivolare nel sonno, il respiro si fa profondo, la presa attorno ai miei fianchi allenta, io posso scivolare giù dal letto, senza disturbarlo. Ha rifiutato il legame per non darmi i suoi dolori, per non condividerli, ha detto... Teme di sentire cosa provo? La tristezza senza lacrime, lo sgomento senza lamento, l'interminabile fila di cari da rimpiangere, perduti a causa della violenza, della debolezza, della malattia, dell'Equilibrio? Teme di sentire il dolore di non poter vedere crescere il proprio nipote, di stringerlo esanime fra le braccia, circondato da uno strazio insostenibile, reso più acuto dall'anima di mio fratello che si spezza? Teme di sentire le mani sporche del sangue di Nathan?
Non vuole che sappia cosa c'è nel suo passato, quando ero imbottito di farmaci e si credeva pazzo? Non vuole che senta la frustrazione di perdere Ariana?
Non lo so, vorrei chiederlo ma si chiude davanti a me, mi respinge e io non ho la forza di andare oltre, non adesso.
Ci sono notti in cui lascio che tutti dormano, che nessuno sia sveglio per riversarmi addosso la sua angoscia e ricordo la mia infanzia: il mio cavallo a dondolo bianco, i cilindri musicali della mamma,  i nastri colorati che la zia usava come segnalibri e papà che mi ascoltava leggere, correggendomi.
Rimango in quegli anni, dove c'era luce e ordine, dove correvo per il viale facendo roteare un cerchio di metallo.
Vorrei che Hester e Heath avessero un'infanzia simile, giorni lieti in cui rifugiarsi, quando fuori minaccia la tempesta.