Doverosa Nota

Brianna Berenice Byrne non esiste e così la sua famiglia.
Tutto quello che viene riportato su queste pagine virtuali, quindi, non è realmente successo.
È frutto della fantasia di un gruppo di players che si divertono.

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lunedì 7 luglio 2014

Shadow of the Day

Pandora sta pianificando un viaggio, non ha voluto parlare della meta. È turbata da quanto è accaduto, sollevata dall'esito positivo della vicenda.
«Credi che l'Arcangelo avrebbe permesso alle energie di scatenarsi?» le ho domandato, l'altro giorno mentre bevevamo una tazza di tea bianco al gelsomino.
«Penso che ognuno di noi abbia delle prove da superare.» ha risposto senza scomporsi, con quella sua voce dolce, malinconica che mi mancherà: «L'Arcangelo ha le proprie, noi abbiamo le nostre. Questo ostacolo è stato superato, non è confortante?» ha sorriso incoraggiante.
Ho taciuto, perché sapevo che aveva ragione. Continuo a sentirmi una bambina, davanti alla sua saggezza maturata nei millenni.
Avevo altri dubbi, in cuor mio ho capito che non ci sarebbe stata altra occasione per dissiparli: «Chi ha designato gli altri Guardiani?» ho ripreso la parola, allungando il piattino con i biscotti.
Pandora ha scrollato le spalle: «L'Arcangelo.» ha tagliato corto, non era sicura: «Erano individui capaci di adempire a un compito tanto oneroso.» mi è parso che recitasse una frase appresa a memoria, perciò ho atteso qualche minuto per farla rilassare e mangiare un boccone.
«La guardia al Museo era colui che sorvegliava sulla Guerra. Ha fatto il suo dovere. No?» ho insistito.
Pandora ha alzato gli occhi scuri, il cui sguardo è divenuto duro: «Affatto.» ha mutato il tono, ora parlava con freddo disprezzo: «Quanto è avvenuto al Washington Square Park era una valvola di sfogo per Guerra, così non ho dato peso alle parole e neanche ai sogni che aveva inviato. Erano mosse necessarie a creare un clima di ansia, di terrore che si accompagna a Guerra. Lui ha giocato d'astuzia: non ha abbandonato il suo ruolo ma si è mosso nell'ombra. Credo sia entrato in contatto con l'Entità che tanto smaniava di impadronirsi dell'anfora e che da questa sia stato ingannato.» ha spiegato senza traccia di umana misericordia.
«Perché avrebbe agito così, Pandora?» mi sono sentita frustrata dalle sue mezze verità, ho sospirato.
«Il suo nome, in un'epoca lontana era Epimeteo.» ha rivelato con un sospiro: «Non è mai stato il mio sposo. Io non sono la prima donna, fra l'altro. Era un uomo dalle singolari capacità, Epimeteo e si incaponì su di me, sebbene fossi moglie di un altro. Lui stesso non rimase solo: fece in modo di sposare mia sorella Euthalia.» ha bevuto un po' di tea per poter proseguire: «Euthalia sapeva, io non volevo suo marito ma la sua rabbia crebbe, anche perché Epimeteo smise di dividerne il talamo alla nascita di mia nipote. Passarono anni di calma apparente: la bambina cresceva, io l'amavo e lei era serena a casa nostra. Euthalia credette che l'avessi privata del ruolo di madre. E si vendicò.» a quella frase, ho sentito la sofferenza di Pandora farsi palpabile, ho guardato altrove sentendomi in colpa per la mia curiosità
«Sparse la voce che mantenessi la giovinezza sacrificando i miei bambini, che li bruciassi alla nascita e che ciò avrebbe attirato l'ira di Era, di Artemide e di Estia sulla città. Il resto è cosa nota.» ha terminato la sua storia con amarezza.
Non ho avuto parole per confortarla.
«Epimeteo credendo fossi morta, la strangolò. In quell'occasione, mi apparve un amico: mi aiutò a recuperare gli oggetti, quando le acque si sollevarono mise in salvo sua figlia e il suo promesso sposo, accettò di essere il Guardiano di Guerra. Non sapevo, allora, cosa aveva fatto a Euthalia e non l'ho perdonato per averle strappato la vita, dopo averla avvelenata con l'indifferenza.» ha sentenziato cupa, la mano si è chiusa in un pugno: «Non posso perdonare Euthalia che ha cercato la mia morte, facendo leva sul mio rammarico: non avere figli. Ha svenduto sua sorella.»
Ho lasciato che si sfogasse, poi quando era ormai orario di chiusura al negozio, ho detto: «Tutti abbiamo delle prove.» ho mormorato, non sono riuscita a tacere e mai avrò la certezza di aver agito bene: «Può darsi che tu debba perdonarli per loro, per te. Non so quale ricompensa tu desideri, ma forse superando il rancore, la otterrai.»
Pandora non ha replicato. È tornata a sistemare le sue cose, a prendere accordi per i doni da elargire.
Mi piace pensare che un gesto magnanimo doni alla sua anima stanca ristoro. Mi piace credere che esista un lieto fine anche per loro.
I close both locks below the window.
I close both blinds and turn away.
Sometimes solutions aren't so simple.
Sometimes goodbye's the only way.
Sapevo che Nathaniel aveva rischiato la vita: alla Lupin Gallery, erano tutti in pericolo.
Io aspettavo, pregavo di essere ascoltata non per i miei discutibili meriti bensì per il valore di chi si stava esponendo per proteggere l'Equilibrio, per evitare la catastrofe.
Ho ascoltato il suo respiro, quel Martedì mattina, respingendo l'ipotesi di dovermene privare, di dover sopravvivere senza la sua voce, il suo sorriso, senza la certezza che lui esistesse.
Non sarebbe bastato cambiare città. Non sarebbe stato sufficiente rinchiudermi nella Fratellanza, perché questo amore così inaspettato è violento, si impone nei pensieri e domina i desideri così che ogni notte, io riesca a prendere sonno fra le sue braccia e apra gli occhi cercando il suo viso.
«Io vedo quest'uomo che ha commesso degli errori, che ha dei difetti ma che ha la giustizia nell'anima, l'amore nel cuore. Io posso sentirlo. Sei una persona che è raro conoscere, che non è chiuso per misantropia ma per sensibilità, che è generoso. Tu sei buono, la bontà è divina quanto la giustizia. Non ti sminuire: io sono certa che Dio è fiero dell'uomo che hai scelto di essere. Io ti amo, invece.»
Lunedì sera, quando mi ha mostrato le fotografie delle sue figlie, ho promesso a me stessa di aver cura di loro e quella motivazione, unita al mio dovere verso la Fratellanza e alla fioca speranza mi ha risparmiato la pazzia.
Lui ha cercato di nascondere la verità, esclusa Cora, gli altri presenti hanno dipinto uno scenario infernale in cui era rimasto ferito.
Ha mentito, io l'ho fatto: vogliamo illuderci di vivere in una bolla separata dal mondo ma siamo immersi nella realtà. Non possiamo scappare. Dobbiamo accettare le nostre paure, convincerci persino.
«Non lo fare più. Non nascondermi le cose, ti prego. Non tacere, non mentire. Posso sopportare qualsiasi cosa. Te lo prometto. Supponevo, perché hanno parlato di mostri. Supponevo che Cora ti avesse aiutato. Non mi sono arrabbiata. Non sono spiaciuta. So che volevi proteggermi, ma se vuoi farlo: parlami e dimmi quello che desideri. È tutto quello che mi serve. Io non ti mentirò: ti scriverò quando rischio di battermi. Volevo proteggerti anche io, non farti soffrire ma ho fallito. Le omissioni e le bugie non portano a nulla di buono.»
Penso al mio futuro, qualche volta, al giorno in cui lui non sarà al mio fianco e ho paura. Nathaniel è una persona speciale, non c'è niente che modificherei, nulla che cambierei nella sua natura, vorrei si fermasse e aspettasse la fine dei miei giorni.
Ho già pianto quelle lacrime, mi sono già rialzata da quel dolore.
«Dovrai andare avanti, comunque.» ha mormorato Pandora: «Rimpiango mio marito, ogni giorno. Immagino i suoi consigli, oppure la sua risata e benché faccia male, la consapevolezza che non sia più con me, ricordarlo mi dà forza.»
So cosa intende, ho seppellito l'uomo che amavo, ho sentito il calore scivolare via dal suo corpo e capiterà di nuovo.
Un giorno lontano, così mi sembra, oggi. Un giorno che arriverà e si porterà via anche il mio cuore e spero, la mia esistenza.
And the sun will set for you,
The sun will set for you.
And the shadow of the day,
Will embrace the world in grey,
And the sun will set for you.

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