Doverosa Nota

Brianna Berenice Byrne non esiste e così la sua famiglia.
Tutto quello che viene riportato su queste pagine virtuali, quindi, non è realmente successo.
È frutto della fantasia di un gruppo di players che si divertono.

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venerdì 5 dicembre 2014

Everyday


Giunto all'Agenzia, Nathaniel troverà sulla propria scrivania un portagioie restaurato di forma rettangolare con decorazioni in madreperla sul legno lucido, ha una serratura sulla parte frontale e la chiave è posata accanto all'oggetto. L'interno è stato rivestito di velluto bordeaux, ha due scomparti e un ripiano superiore ma nessuno specchio. C'è un minuscolo volume, un mini libro confezionato artigianalmente, una raccolta di Khalil Gibran, per quanto sia di dimensioni ridotte, il contenuto è leggibile. C'è anche un biglietto, un foglio da corrispondenza scritto da Brianna con la sua grafia tondeggiante:
«Ogni giorno, ogni notte ti chiederò di amarmi, di essere mio marito, perché nessun legame è indistruttibile, nessun sentimento è eterno.
L'Amore può sgretolarsi davanti al Tempo, può inaridirsi attraverso la sofferenza, l'indifferenza, il silenzio.
Quello che ci unisce non sfumerà col passare degli anni, non diminuirà davanti agli ostacoli, non scorderò mai la luce che hai portato nella mia esistenza, la gioia che hai dato alla mia anima, la dolcezza che hai donato al mio cuore, non dimenticherò quanto tu mi abbia insegnato, come tu mi abbia confortata, guidata sino a oggi, sino a domani, sino a quando avrò respiro.
È tuo, il merito della forza con cui affronto il Presente. È grazie a te che accetto di essere amata, persino da Dio. È solo per i tuoi consigli, che Haniel verrà alla cerimonia e farà il possibile per proteggere nostro figlio.
Ho imparato a perseverare, a osare, a perdonare solamente standoti accanto.
Io non temo più nulla, saremo forti sostenendoci e dove non sarò io, giungerai tu.
Vivremo a lungo. Vivremo felici. Vivremo insieme.
Brianna.» 

«Sono semplicemente meravigliosi, ti ringrazio!
Ma non c'era bisogno di alcun dono, per me. Non questi.
Io ho gìà il regalo più grande che la vita potesse donarmi: tu.
È un dono che porto sempre con me, ogni mattina quando mi sveglio, ogni notte quando mi corico.
Il tuo volto mentre dormi tranquilla, il sorriso che fai durante i sogni quando mi sveglio e ti accarezzo il viso.
Il tuo corpo. Il tuo respiro quieto mentre riposi tranquilla o quello accelerato contro la mia pelle dopo che abbiamo fatto l'amore.
Le nostre litigate e sì, sono anche quelle sono un dono, perché poi arriva sempre il momento di fare la pace.
Le tue risate.
Le tue ombre e le tue luci.
I tuoi capelli che mi si incastrano nei bottoni della camicia al mattino, prima di andare al lavoro.
I tuoi occhi.»

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